Categoria: Titolo II – Legge fallimentare
-
Art. 33 — Relazione al giudice e rapporti riepilogativi
Il curatore, entro sessanta giorni dalla dichiarazione di fallimento, deve presentare al giudice delegato una relazione particolareggiata sulle cause e circostanze del fallimento, sulla diligenza spiegata dal fallito nell’esercizio dell’impresa, sulla responsabilità del fallito o di altri e su quanto può interessare anche ai fini delle indagini preliminari in sede penale.Il curatore deve inoltre indicare…
-
Art. 47 — Alimenti al fallito e alla famiglia
Se al fallito vengono a mancare i mezzi di sussistenza, il giudice delegato, sentiti il curatore ed il comitato dei creditori, può concedergli un sussidio a titolo di alimenti per lui e per la famiglia .La casa di proprietà del fallito, nei limiti in cui è necessaria all’abitazione di lui e della sua famiglia, non…
-
Art. 63 — Coobbligato o fideiussore del fallito con diritto di garanzia
Il coobbligato o fideiussore del fallito , che ha un diritto di pegno o d’ipoteca sui beni di lui a garanzia della sua azione di regresso, concorre nel fallimento per la somma per la quale ha ipoteca o pegno.Il ricavato della vendita dei beni ipotecati o delle cose date in pegno spetta al creditore in…
-
Art. 74 — Contratti ad esecuzione continuata o periodica
Se il curatore subentra in un contratto ad esecuzione continuata o periodica deve pagare integralmente il prezzo anche delle consegne già avvenute o dei servizi già erogati.
-
Art. 87 bis — Inventario su altri beni
In deroga a quanto previsto dagli articoli 52 e 103, i beni mobili sui quali i terzi vantano diritti reali o personali chiaramente riconoscibili possono essere restituiti con decreto del giudice delegato, su istanza della parte interessata e con il consenso del curatore e del comitato dei creditori, anche provvisoriamente nominato.I beni di cui al…
-
Art. 103 — Procedimenti relativi a domande di rivendica e restituzione
Ai procedimenti che hanno ad oggetto domande di restituzione o di rivendicazione, si applica il regime probatorio previsto nell’articolo 621 del codice di procedura civile . Se il bene non è stato acquisito all’attivo della procedura, il titolare del diritto, anche nel corso dell’udienza di cui all’articolo 95, può modificare l’originaria domanda e chiedere l’ammissione…
-
Art. 112 — Partecipazione dei creditori ammessi tardivamente
I creditori ammessi a norma dell’articolo 101 concorrono soltanto alle ripartizioni posteriori alla loro ammissione in proporzione del rispettivo credito, salvo il diritto di prelevare le quote che sarebbero loro spettate nelle precedenti ripartizioni se assistiti da cause di prelazione o se il ritardo è dipeso da cause ad essi non imputabili.
-
Art. 127 — Voto nel concordato
Se la proposta è presentata prima che lo stato passivo venga reso esecutivo, hanno diritto al voto i creditori che risultano dall’elenco provvisorio predisposto dal curatore e approvato dal giudice delegato; altrimenti, gli aventi diritto al voto sono quelli indicati nello stato passivo reso esecutivo ai sensi dell’articolo 97. In quest’ultimo caso, hanno diritto al…
-
Art. 143 — Procedimento di esdebitazione
Il tribunale, con il decreto di chiusura del fallimento o su ricorso del debitore presentato entro l’anno successivo, verificate le condizioni di cui all’articolo 142 e tenuto altresì conto dei comportamenti collaborativi del medesimo, sentito il curatore ed il comitato dei creditori, dichiara inesigibili nei confronti del debitore già dichiarato fallito i debiti concorsuali non…
-
Art. 5 — Stato d’insolvenza
L’imprenditore che si trova in stato d’insolvenza è dichiarato fallito.Lo stato d’insolvenza si manifesta con inadempimenti od altri fatti esteriori , i quali dimostrino che il debitore non è più in grado di soddisfare regolarmente le proprie obbligazioni .
-
Art. 19 — Sospensione della liquidazione dell’attivo
Proposto il reclamo, la corte d’appello, su richiesta di parte, ovvero del curatore, può, quando ricorrono gravi motivi, sospendere, in tutto o in parte, ovvero temporaneamente, la liquidazione dell’attivo .[Se è proposto ricorso per cassazione i provvedimenti di cui al primo comma o la loro revoca sono richiesti alla Corte di appello.] L’istanza si propone…
-
Art. 34 — Deposito delle somme riscosse
Le somme riscosse a qualunque titolo dal curatore sono depositate entro il termine massimo di dieci giorni dalla corresponsione sul conto corrente intestato alla procedura fallimentare aperto presso un ufficio postale o presso una banca scelti dal curatore. Su proposta del curatore il comitato dei creditori può autorizzare che le somme riscosse vengano in tutto…
-
Art. 48 — Corrispondenza diretta al fallito
Il fallito persona fisica è tenuto a consegnare al curatore la propria corrispondenza di ogni genere, inclusa quella elettronica, riguardante i rapporti compresi nel fallimento .La corrispondenza diretta al fallito che non sia persona fisica è consegnata al curatore .
-
Art. 64 — Atti a titolo gratuito
Sono privi di effetto rispetto ai creditori , se compiuti dal fallito nei due anni anteriori alla dichiarazione di fallimento , gli atti a titolo gratuito , esclusi i regali d’uso e gli atti compiuti in adempimento di un dovere morale o a scopo di pubblica utilità, in quanto la liberalità sia proporzionata al patrimonio…
-
Art. 75 — Restituzione di cose non pagate
Se la cosa mobile oggetto della vendita è già stata spedita al compratore prima della dichiarazione di fallimento di questo, ma non è ancora a sua disposizione nel luogo di destinazione, né altri ha acquistato diritti sulla medesima, il venditore può riprenderne il possesso, assumendo a suo carico le spese e restituendo gli acconti ricevuti,…
-
Art. 88 — Presa in consegna dei beni del fallito da parte del curatore
Il curatore prende in consegna i beni di mano in mano che ne fa l’inventario insieme con le scritture contabili e i documenti del fallito.Se il fallito possiede immobili o altri beni soggetti a pubblica registrazione, il curatore notifica un estratto della sentenza dichiarativa di fallimento ai competenti uffici, perché sia trascritto nei pubblici registri…
-
Art. 104 — Esercizio provvisorio dell’impresa del fallito
Con la sentenza dichiarativa del fallimento, il tribunale può disporre l’esercizio provvisorio dell’impresa, anche limitatamente a specifici rami dell’azienda, se dalla interruzione può derivare un danno grave, purché non arrechi pregiudizio ai creditori.Successivamente, su proposta del curatore, il giudice delegato, previo parere favorevole del comitato dei creditori, autorizza, con decreto motivato, la continuazione temporanea dell’esercizio…
-
Art. 113 — Ripartizioni parziali
Nelle ripartizioni parziali, che non possono superare l’ottanta per cento delle somme da ripartire , devono essere trattenute e depositate, nei modi stabiliti dal giudice delegato, le quote assegnate: 1) ai creditori ammessi con riserva [96]; 2) ai creditori opponenti [98] a favore dei quali sono state disposte misure cautelari; 3) ai creditori opponenti la…
-
Art. 128 — Approvazione del concordato
Il concordato è approvato dai creditori che rappresentano la maggioranza dei crediti ammessi al voto. Ove siano previste diverse classi di creditori, il concordato è approvato se tale maggioranza si verifica inoltre nel maggior numero di classi.I creditori che non fanno pervenire il loro dissenso nel termine fissato dal giudice delegato si ritengono consenzienti .La…
-
Art. 144 — Esdebitazione per i crediti concorsuali non concorrenti
Il decreto di accoglimento della domanda di esdebitazione produce effetti anche nei confronti dei creditori anteriori alla apertura della procedura di liquidazione che non hanno presentato la domanda di ammissione al passivo; in tale caso, l’esdebitazione opera per la sola eccedenza alla percentuale attribuita nel concorso ai creditori di pari grado.
-
Art. 6 — Iniziativa per la dichiarazione di fallimento
Il fallimento è dichiarato su ricorso del debitore , di uno o più creditori o su richiesta del pubblico ministero .Nel ricorso di cui al primo comma l’istante può indicare il recapito telefax o l’indirizzo di posta elettronica presso cui dichiara di voler ricevere le comunicazioni e gli avvisi previsti dalla presente legge [93].
-
Art. 20 — Morte del fallito durante il giudizio di opposizione [ABROGATO]
[Se il fallito muore durante il giudizio di opposizione, il giudizio prosegue in confronto delle persone indicate nell’art. 12, osservate le disposizioni degli artt. 299 e seguenti del Codice di procedura civile.]
-
Art. 35 — Integrazione dei poteri del curatore
Le riduzioni di crediti, le transazioni, i compromessi, le rinunzie alle liti, le ricognizioni di diritti di terzi, la cancellazione di ipoteche, la restituzione di pegni, lo svincolo delle cauzioni, l’accettazione di eredità e donazioni e gli atti di straordinaria amministrazione sono effettuate dal curatore, previa autorizzazione del comitato dei creditori .Nel richiedere l’autorizzazione del…
-
Art. 49 — Obblighi del fallito
L’imprenditore del quale sia stato dichiarato il fallimento, nonché gli amministratori o i liquidatori di società o enti soggetti alla procedura di fallimento sono tenuti a comunicare al curatore ogni cambiamento della propria residenza o del proprio domicilio .Se occorrono informazioni o chiarimenti ai fini della gestione della procedura, i soggetti di cui al primo…
-
Art. 65 — Pagamenti
Sono privi di effetto rispetto ai creditori i pagamenti di crediti che scadono nel giorno della dichiarazione di fallimento o posteriormente, se tali pagamenti sono stati eseguiti dal fallito nei due anni anteriori alla dichiarazione di fallimento .
-
Art. 76 — Contratto di borsa a termine
Il contratto di borsa a termine , se il termine scade dopo la dichiarazione di fallimento di uno dei contraenti, si scioglie alla data della dichiarazione di fallimento . La differenza fra il prezzo contrattuale e il valore delle cose o dei titoli alla data di dichiarazione di fallimento è versata nel fallimento se il…
-
Art. 89 — Elenchi dei creditori e dei titolari di diritti reali mobiliari e bilancio
Il curatore, in base alle scritture contabili del fallito e alle altre notizie che può raccogliere, deve compilare l’elenco dei creditori, con l’indicazione dei rispettivi crediti e diritti di prelazione, nonché l’elenco di tutti coloro che vantano diritti reali e personali, mobiliari e immobiliari, su cose in possesso o nella disponibilità del fallito, con l’indicazione…
-
Art. 104 bis — Affitto dell’azienda o di rami dell’azienda
Anche prima della presentazione del programma di liquidazione di cui all’articolo 104 ter su proposta del curatore, il giudice delegato, previo parere favorevole del comitato dei creditori, autorizza l’affitto dell’azienda del fallito a terzi anche limitatamente a specifici rami quando appaia utile al fine della più proficua vendita dell’azienda o di parti della stessa.La scelta…
-
Art. 113 bis — Scioglimento delle ammissioni con riserva
Quando si verifica l’evento che ha determinato l’accoglimento di una domanda con riserva [96], su istanza del curatore o della parte interessata, il giudice delegato modifica lo stato passivo, con decreto, disponendo che la domanda deve intendersi accolta definitivamente.
-
Art. 129 — Giudizio di omologazione
Decorso il termine stabilito per le votazioni, il curatore presenta al giudice delegato una relazione sul loro esito.Se la proposta è stata approvata, il giudice delegato dispone che il curatore ne dia immediata comunicazione a mezzo posta elettronica certificata al proponente, affinché richieda l’omologazione del concordato e ai creditori dissenzienti. Al fallito, se non è…
-
Art. 145 — Condanne penali che ostano alla riabilitazione [ABROGATO]
[In nessun caso la riabilitazione può essere concessa se il fallito è stato condannato per bancarotta fraudolenta o per delitti contro il patrimonio, la fede pubblica, l’economia pubblica, l’industria e il commercio, salvo che per tali reati sia intervenuta la riabilitazione prevista dalla legge penale.Se è in corso il procedimento per uno di tali reati,…
-
Art. 7 — Iniziativa del pubblico ministero
Il pubblico ministero presenta la richiesta di cui al primo comma dell’articolo 6: 1) quando l’insolvenza risulta nel corso di un procedimento penale, ovvero dalla fuga, dalla irreperibilità o dalla latitanza dell’imprenditore, dalla chiusura dei locali dell’impresa, dal trafugamento, dalla sostituzione o dalla diminuzione fraudolenta dell’attivo da parte dell’imprenditore ; 2) quando l’insolvenza risulta dalla…
-
Art. 21 — Revoca della dichiarazione di fallimento [ABROGATO]
[Se la sentenza dichiarativa di fallimento è revocata restano salvi gli effetti degli atti legalmente compiuti dagli organi del fallimento.Le spese della procedura ed il compenso al curatore sono liquidati dal tribunale con decreto non soggetto a reclamo, su relazione del giudice delegato.Le spese di procedura e il compenso al curatore sono a carico del…
-
Art. 36 — Reclamo contro gli atti del curatore e del comitato dei creditori
Contro gli atti di amministrazione del curatore, contro le autorizzazioni o i dinieghi del comitato dei creditori e i relativi comportamenti omissivi, il fallito e ogni altro interessato possono proporre reclamo al giudice delegato per violazione di legge , entro otto giorni dalla conoscenza dell’atto o, in caso di omissione, dalla scadenza del termine indicato…
-
Art. 50 — Pubblico registro dei falliti [ABROGATO]
[Nella cancelleria di ciascun tribunale è tenuto un pubblico registro nel quale sono iscritti i nomi di coloro che sono dichiarati falliti dallo stesso tribunale, nonché di quelli dichiarati altrove, se il luogo di nascita del fallito si trova sotto la giurisdizione del tribunale.Le iscrizioni dei nomi dei falliti sono cancellate dal registro in seguito…
-
Art. 66 — Azione revocatoria ordinaria
Il curatore può domandare che siano dichiarati inefficaci gli atti compiuti dal debitore in pregiudizio dei creditori, secondo le norme del codice civile [2901-2904 c.c.].L’azione si propone dinanzi al tribunale fallimentare, sia in confronto del contraente immediato, sia in confronto dei suoi aventi causa nei casi in cui sia proponibile contro costoro [2901 4 c.c.].
-
Art. 77 — Associazione in partecipazione
La associazione in partecipazione si scioglie per il fallimento dell’associante . L’associato ha diritto di far valere nel passivo il credito per quella parte dei conferimenti, la quale non è assorbita dalle perdite a suo carico.L’associato è tenuto al versamento della parte ancora dovuta nei limiti delle perdite che sono a suo carico .Nei suoi…
-
Art. 90 — Fascicolo della procedura
Immediatamente dopo la pubblicazione della sentenza di fallimento, il cancelliere forma un fascicolo, anche in modalità informatica, munito di indice, nel quale devono essere contenuti tutti gli atti, i provvedimenti ed i ricorsi attinenti al procedimento, opportunamente suddivisi in sezioni, esclusi quelli che, per ragioni di riservatezza, debbono essere custoditi separatamente.Il comitato dei creditori e…
-
Art. 104 ter — Programma di liquidazione
Entro sessanta giorni dalla redazione dell’inventario, e in ogni caso non oltre centottanta giorni dalla sentenza dichiarativa di fallimento, il curatore predispone un programma di liquidazione da sottoporre all’approvazione del comitato dei creditori. Il mancato rispetto del termine di centottanta giorni di cui al primo periodo senza giustificato motivo è giusta causa di revoca del…
-
Art. 114 — Restituzione di somme riscosse
I pagamenti effettuati in esecuzione dei piani di riparto non possono essere ripetuti, salvo il caso dell’accoglimento di domande di revocazione [98].I creditori che hanno percepito pagamenti non dovuti, devono restituire le somme riscosse , oltre agli interessi legali dal momento del pagamento effettuato a loro favore.
-
Art. 130 — Efficacia del decreto
La proposta di concordato diventa efficace dal momento in cui scadono i termini per opporsi all’omologazione, o dal momento in cui si esauriscono le impugnazioni previste dall’articolo 129.Quando il decreto di omologazione diventa definitivo, il curatore rende conto della gestione ai sensi dell’articolo 116 ed il tribunale dichiara chiuso il fallimento.
-
Art. 146 — Amministratori, direttori generali, componenti degli organi di controllo, liquidatori e soci di società a responsabilità limitata
Gli amministratori e i liquidatori della società sono tenuti agli obblighi imposti al fallito dall’articolo 49. Essi devono essere sentiti in tutti i casi in cui la legge richiede che sia sentito il fallito .Sono esercitate dal curatore previa autorizzazione del giudice delegato, sentito il comitato dei creditori: a) le azioni di responsabilità contro gli…
-
Art. 8 — Stato d’insolvenza risultante in giudizio civile [ABROGATO]
[Se nel corso di un giudizio civile risulta l’insolvenza di un imprenditore che sia parte nel giudizio, il giudice ne riferisce al tribunale competente per la dichiarazione del fallimento.]
-
Art. 22 — Gravami contro il provvedimento che respinge l’istanza di fallimento
Il tribunale, che respinge il ricorso per la dichiarazione di fallimento , provvede con decreto motivato, comunicato a cura del cancelliere alle parti.Entro trenta giorni dalla comunicazione, il creditore ricorrente o il pubblico ministero richiedente possono proporre reclamo contro il decreto alla corte d’appello che, sentite le parti, provvede in camera di consiglio con decreto…
-
Art. 36 bis — Termini processuali
Tutti i termini processuali previsti negli articoli 26 e 36 non sono soggetti alla sospensione feriale.
-
Art. 51 — Divieto di azioni esecutive e cautelari individuali
Salvo diversa disposizione della legge, dal giorno della dichiarazione di fallimento [16] nessuna azione individuale esecutiva o cautelare , anche per crediti maturati durante il fallimento , può essere iniziata o proseguita sui beni compresi nel fallimento [46].
-
Art. 67 — Atti a titolo oneroso, pagamenti, garanzie
Sono revocati, salvo che l’altra parte provi che non conosceva lo stato d’insolvenza del debitore : 1) gli atti a titolo oneroso compiuti nell’anno anteriore alla dichiarazione di fallimento, in cui le prestazioni eseguite o le obbligazioni assunte dal fallito sorpassano di oltre un quarto ciò che a lui è stato dato o promesso ;…
-
Art. 78 — Conto corrente, mandato, commissione
I contratti di conto corrente, anche bancario , e di commissione , si sciolgono per il fallimento di una delle parti.Il contratto di mandato si scioglie per il fallimento del mandatario.Se il curatore del fallimento del mandante subentra nel contratto, il credito del mandatario è trattato a norma dell’articolo 111, primo comma, n. 1), per…
-
Art. 91 — Anticipazioni delle spese dall’erario [ABROGATO]
[Se fra i beni compresi nel fallimento non vi è danaro occorrente alle spese giudiziali per gli atti richiesti dalla legge, dalla sentenza dichiarativa di fallimento alla chiusura della procedura, l’erario anticipa tali spese.L’anticipazione delle spese si esegue quanto alle tasse di bollo e alle imposte di registro mediante prenotazione a debito in forza di…
-
Art. 105 — Vendita dell’azienda, di rami, di beni e rapporti in blocco
La liquidazione dei singoli beni ai sensi degli articoli seguenti del presente capo è disposta quando risulta prevedibile che la vendita dell’intero complesso aziendale, di suoi rami, di beni o rapporti giuridici individuabili in blocco non consenta una maggiore soddisfazione dei creditori .La vendita del complesso aziendale o di rami dello stesso è effettuata con…
-
Art. 115 — Pagamento ai creditori
Il curatore provvede al pagamento delle somme assegnate ai creditori nel piano di ripartizione nei modi stabiliti dal giudice delegato, purché tali da assicurare la prova del pagamento stesso.Se prima della ripartizione i crediti ammessi sono stati ceduti, il curatore attribuisce le quote di riparto ai cessionari , qualora la cessione sia stata tempestivamente comunicata,…
-
Art. 131 — Reclamo
Il decreto del tribunale è reclamabile dinanzi alla corte di appello che pronuncia in camera di consiglio.Il reclamo è proposto con ricorso da depositarsi nella cancelleria della corte d’appello nel termine perentorio di trenta giorni dalla notificazione del decreto fatta dalla cancelleria del tribunale.Esso deve contenere i requisiti prescritti dall’articolo 18, secondo comma, numeri 1),…
-
Art. 147 — Società con soci a responsabilità illimitata
La sentenza che dichiara il fallimento di una società appartenente ad uno dei tipi regolati nei capi III, IV [2291-2324 c.c.] e VI [2452-2461 c.c.] del titolo V del libro quinto del codice civile , produce anche il fallimento dei soci, pur se non persone fisiche, illimitatamente responsabili .Il fallimento dei soci di cui al…
-
Art. 9 — Competenza
Il fallimento è dichiarato dal tribunale del luogo dove l’imprenditore ha la sede principale dell’impresa .Il trasferimento della sede intervenuto nell’anno antecedente all’esercizio dell’iniziativa per la dichiarazione di fallimento non rileva ai fini della competenza .L’imprenditore, che ha all’estero la sede principale dell’impresa , può essere dichiarato fallito nella Repubblica italiana anche se è stata…
-
Art. 23 — Poteri del tribunale fallimentare
Il tribunale che ha dichiarato il fallimento è investito dell’intera procedura fallimentare; provvede alla nomina ed alla revoca o sostituzione, per giustificati motivi , degli organi della procedura [37 bis], quando non è prevista la competenza del giudice delegato; può in ogni tempo sentire in camera di consiglio il curatore, il fallito e il comitato…
-
Art. 37 — Revoca del curatore
Il tribunale può in ogni tempo, su proposta del giudice delegato o su richiesta del comitato dei creditori o d’ufficio, revocare il curatore.Il tribunale provvede con decreto motivato, sentiti il curatore e il comitato dei creditori .Contro il decreto di revoca o di rigetto dell’istanza di revoca, è ammesso reclamo alla corte di appello ai…
-
Art. 52 — Concorso dei creditori
Il fallimento apre il concorso dei creditori sul patrimonio del fallito.Ogni credito, anche se munito di diritto di prelazione o trattato ai sensi dell’articolo 111, primo comma, n. 1), nonché ogni diritto reale o personale, mobiliare o immobiliare, deve essere accertato secondo le norme stabilite dal Capo V [92-103], salvo diverse disposizioni della legge .Le…
-
Art. 67 bis — Patrimoni destinati ad uno specifico affare
Gli atti che incidono su un patrimonio destinato ad uno specifico affare previsto dall’articolo 2447 bis, primo comma, lettera a) del codice civile, sono revocabili quando pregiudicano il patrimonio della società . Il presupposto soggettivo dell’azione è costituito dalla conoscenza dello stato d’insolvenza della società .
-
Art. 79 — Contratto di affitto d’azienda
Il fallimento non è causa di scioglimento del contratto di affitto d’azienda, ma entrambe le parti possono recedere entro sessanta giorni, corrispondendo alla controparte un equo indennizzo, che, nel dissenso tra le parti, è determinato dal giudice delegato, sentiti gli interessati. L’indennizzo dovuto dalla curatela è regolato dall’articolo 111, n. 1.
-
Art. 92 — Avviso ai creditori ed agli altri interessati
Il curatore, esaminate le scritture dell’imprenditore ed altre fonti di informazione, comunica senza indugio ai creditori e ai titolari di diritti reali o personali su beni mobili e immobili di proprietà o in possesso del fallito, a mezzo posta elettronica certificata se il relativo indirizzo del destinatario risulta dal registro delle imprese ovvero dall’Indice nazionale…
-
Art. 106 — Cessione dei crediti, dei diritti e delle quote, delle azioni, mandato a riscuotere
Il curatore può cedere i crediti, compresi quelli di natura fiscale o futuri, anche se oggetto di contestazione; può altresì cedere le azioni revocatorie concorsuali, se i relativi giudizi sono già pendenti .Per la vendita della quota di società a responsabilità limitata si applica l’articolo 2471 del codice civile.In alternativa alla cessione di cui al…
-
Art. 116 — Rendiconto del curatore
Compiuta la liquidazione dell’attivo e prima del riparto finale, nonché in ogni caso in cui cessa dalle funzioni, il curatore presenta al giudice delegato l’esposizione analitica delle operazioni contabili e della attività di gestione della procedura.Il giudice ordina il deposito del conto in cancelleria e fissa l’udienza che non può essere tenuta prima che siano…
-
Art. 132 — Intervento del pubblico ministero [ABROGATO]
[Il pubblico ministero interviene sia nel giudizio di primo grado sia nel giudizio di appello.]
-
Art. 148 — Fallimento della società e dei soci
Nei casi previsti dall’articolo 147, il tribunale nomina, sia per il fallimento della società, sia per quello dei soci un solo giudice delegato e un solo curatore, pur rimanendo distinte le diverse procedure. Possono essere nominati più comitati dei creditori .Il patrimonio della società e quello dei singoli soci sono tenuti distinti.Il credito dichiarato dai…
-
Art. 9 bis — Disposizioni in materia di incompetenza
Il provvedimento che dichiara l’incompetenza è trasmesso in copia al tribunale dichiarato incompetente, il quale dispone con decreto l’immediata trasmissione degli atti a quello competente. Allo stesso modo provvede il tribunale che dichiara la propria incompetenza .Il tribunale dichiarato competente, entro venti giorni dal ricevimento degli atti, se non richiede d’ufficio il regolamento di competenza…
-
Art. 24 — Competenza del tribunale fallimentare
Il tribunale che ha dichiarato il fallimento è competente a conoscere di tutte le azioni che ne derivano , qualunque ne sia il valore.[Salvo che non sia diversamente previsto, alle controversie di cui al primo comma si applicano le norme prevista dagli articoli da 737 a 742 del c.p.c. Non si applica l’articolo 40, terzo…
-
Art. 37 bis — Sostituzione del curatore e dei componenti del comitato dei creditori
Conclusa l’adunanza per l’esame dello stato passivo e prima della dichiarazione di esecutività dello stesso, i creditori presenti, personalmente o per delega, che rappresentano la maggioranza dei crediti ammessi , possono effettuare nuove designazioni in ordine ai componenti del comitato dei creditori nel rispetto dei criteri di cui all’articolo 40; possono chiedere la sostituzione del…
-
Art. 53 — Creditori muniti di pegno o privilegio su mobili
I crediti garantiti da pegno o assistiti da privilegio a norma degli articoli 2756 e 2761 del codice civile possono essere realizzati anche durante il fallimento, dopo che sono stati ammessi al passivo con prelazione .Per essere autorizzato alla vendita il creditore fa istanza al giudice delegato, il quale, sentiti il curatore e il comitato…
-
Art. 68 — Pagamento di cambiale scaduta
In deroga a quanto disposto dall’art. 67, secondo comma, non può essere revocato il pagamento di una cambiale, se il possessore di questa doveva accettarlo per non perdere l’azione cambiaria di regresso . In tal caso, l’ultimo obbligato in via di regresso, in confronto del quale il curatore provi che conosceva lo stato di insolvenza…
-
Art. 80 — Contratto di locazione di immobili
Il fallimento del locatore non scioglie il contratto di locazione d’immobili e il curatore subentra nel contratto .Qualora la durata del contratto sia complessivamente superiore a quattro anni dalla dichiarazione di fallimento, il curatore ha, entro un anno dalla dichiarazione di fallimento, la facoltà di recedere dal contratto corrispondendo al conduttore un equo indennizzo per…
-
Art. 93 — Domanda di ammissione al passivo
La domanda di ammissione al passivo di un credito, di restituzione o rivendicazione di beni mobili e immobili, si propone con ricorso da trasmettere a norma del comma seguente almeno trenta giorni prima dell’udienza fissata per l’esame dello stato passivo.Il ricorso può essere sottoscritto anche personalmente dalla parte ed è formato ai sensi degli articoli…
-
Art. 107 — Modalità delle vendite
Le vendite e gli altri atti di liquidazione posti in essere in esecuzione del programma di liquidazione sono effettuati dal curatore tramite procedure competitive anche avvalendosi di soggetti specializzati, sulla base di stime effettuate, salvo il caso di beni di modesto valore, da parte di operatori esperti, assicurando, con adeguate forme di pubblicità, la massima…
-
Art. 117 — Ripartizione finale
Approvato il conto e liquidato il compenso del curatore, il giudice delegato, sentite le proposte del curatore, ordina il riparto finale secondo le norme precedenti.Nel riparto finale vengono distribuiti anche gli accantonamenti precedentemente fatti. Tuttavia, se la condizione non si è ancora verificata ovvero se il provvedimento non è ancora passato in giudicato, la somma…
-
Art. 133 — Spese per omologazione [ABROGATO]
[Alle spese di omologazione si provvede con le somme liquide del fallimento, mediante prelevamenti disposti dal giudice delegato.Se non vi sono somme liquide, il giudice dispone che si proceda alle spese di omologazione con prenotazione a debito.Per il rimborso delle spese anticipate dall’erario si provvede a norma dell’art. 91.]
-
Art. 149 — Fallimento dei soci
Il fallimento di uno o più soci illimitatamente responsabili non produce il fallimento della società [2288, 2293, 2315, 2471, 2533, 2288 c.c.].