Categoria: Capo III – Dell’indegnità
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Art. 465 — Indegnità del genitore
Colui che è escluso per indegnità dalla successione [463 c.c.] non ha sui beni della medesima, che siano devoluti ai suoi figli [467], i diritti di usufrutto [324 c.c.] o di amministrazione [320 c.c.] che la legge accorda ai genitori.
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Art. 466 — Riabilitazione dell’indegno
Chi è incorso nell’indegnità [463 c.c.] è ammesso a succedere quando la persona, della cui successione si tratta, ve lo ha espressamente abilitato con atto pubblico [2699 c.c.] o con testamento [587 c.c.].Tuttavia l’indegno non espressamente abilitato, se è stato contemplato nel testamento quando il testatore conosceva la causa dell’indegnità, è ammesso a succedere nei…
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Art. 463 — Casi di indegnità
È escluso dalla successione come indegno [306, 309 c.c.]: 1) chi ha volontariamente ucciso o tentato di uccidere la persona della cui successione si tratta, o il coniuge, o un discendente, o un ascendente della medesima, purché non ricorra alcuna delle cause che escludono la punibilità a norma della legge penale [575 c.p.]; 2) chi…
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Art. 463 bis — Sospensione dalla successione
Sono sospesi dalla successione il coniuge, anche legalmente separato, nonché la parte dell’unione civile indagati per l’omicidio volontario o tentato nei confronti dell’altro coniuge o dell’altra parte dell’unione civile, fino al decreto di archiviazione o alla sentenza definitiva di proscioglimento. In tal caso si fa luogo alla nomina di un curatore ai sensi dell’articolo 528.…
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Art. 464 — Restituzione dei frutti
L’indegno è obbligato a restituire i frutti che gli sono pervenuti dopo l’apertura della successione.