Categoria: Sezione I – [della filiazione naturale]
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Art. 252 — Affidamento del figlio nato fuori del matrimonio e suo inserimento nella famiglia del genitore
Qualora il figlio [naturale] nato fuori dal matrimonio di uno dei coniugi sia riconosciuto durante il matrimonio il giudice [disp. att. 38], valutate le circostanze, decide in ordine all’affidamento del minore e adotta ogni altro provvedimento a tutela del suo interesse morale e materiale.L’eventuale inserimento del figlio [naturale] nato fuori dal matrimonio nella famiglia legittima…
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Art. 268 — Provvedimenti in pendenza del giudizio
Quando è impugnato il riconoscimento [263 ss.], il giudice può dare, in pendenza del giudizio, i provvedimenti che ritenga opportuni nell’interesse del figlio.
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Art. 253 — Inammissibilità del riconoscimento
In nessun caso è ammesso un riconoscimento in contrasto con lo stato di figlio [legittimo o legittimato] in cui la persona si trova [231 ss.].
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Art. 254 — Forma del riconoscimento
Il riconoscimento del figlio [naturale] nato fuori dal matrimonio è fatto nell’atto di nascita, oppure con una apposita dichiarazione, posteriore alla nascita o al concepimento [1 comma 2], davanti ad un ufficiale dello stato civile [o davanti al giudice tutelare] [344] o in un atto pubblico o in un testamento, qualunque sia la forma di…
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Art. 255 — Riconoscimento di un figlio premorto
Può anche aver luogo il riconoscimento del figlio premorto, in favore dei suoi discendenti [254, 282 c.c.].
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Art. 256 — Irrevocabilità del riconoscimento
Il riconoscimento è irrevocabile. Quando è contenuto in un testamento [254, 679] ha effetto dal giorno della morte del testatore, anche se il testamento è stato revocato [679 ss. c.c.] .
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Art. 257 — Clausole limitatrici
È nulla ogni clausola diretta a limitare gli effetti del riconoscimento.
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Art. 258 — Effetti del riconoscimento
Il riconoscimento produce effetti riguardo al genitore da cui fu fatto [317 bis, 443 nn. 2 e 3, 467, 578, 687] e riguardo ai parenti di esso.L’atto di riconoscimento di uno solo dei genitori non può contenere indicazioni relative all’altro genitore. Queste indicazioni, qualora siano state fatte, sono senza effetto.Il pubblico ufficiale che le riceve…
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Art. 259 — Introduzione del figlio naturale nella casa coniugale [ABROGATO]
[Il figlio naturale di uno dei coniugi, riconosciuto durante il matrimonio, non può essere introdotto nella casa coniugale se non col consenso dell’altro coniuge, salvo che questi abbia già dato il suo assenso al riconoscimento.]
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Art. 260 — Poteri dei genitori [ABROGATO]
[Il genitore che ha riconosciuto il figlio naturale ha rispetto a lui i diritti derivanti dalla patria potestà tranne l’usufrutto legale.Se il riconoscimento è fatto dai due genitori, congiuntamente o separatamente, i diritti derivanti dalla patria potestà sono esercitati dal padre. In caso di morte del padre, di lontananza o di altro impedimento che renda…
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Art. 261 — Diritti e doveri derivanti al genitore dal riconoscimento [ABROGATO]
[Il riconoscimento [250] comporta da parte del genitore l’assunzione di tutti i doveri e di tutti i diritti che egli ha nei confronti dei figli legittimi [143 ss., 317 bis.]
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Art. 262 — Cognome del figlio nato fuori del matrimonio
Il figlio [naturale] assume il cognome del genitore che per primo lo ha riconosciuto. Se il riconoscimento è stato effettuato contemporaneamente da entrambi i genitori il figlio [naturale] assume il cognome del padre.Se la filiazione nei confronti del padre è stata accertata [269 ss.], o riconosciuta [250] successivamente al riconoscimento da parte della madre, il…
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Art. 263 — Impugnazione del riconoscimento per difetto di veridicità
Il riconoscimento [250] può essere impugnato [268] per difetto di veridicità dall’autore del riconoscimento, da colui che è stato riconosciuto o da chiunque vi abbia interesse [100 c.p.c.].L’azione è imprescrittibile [2934] riguardo al figlio.L’azione di impugnazione da parte dell’autore del riconoscimento deve essere proposta nel termine di un anno che decorre dal giorno dell’annotazione del…
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Art. 264 — Impugnazione da parte del figlio minore
L’impugnazione del riconoscimento per difetto di veridicità può essere altresì promossa da un curatore speciale nominato dal giudice, assunte sommarie informazioni, su istanza del figlio minore che ha compiuto quattordici anni, ovvero del pubblico ministero o dell’altro genitore che abbia validamente riconosciuto il figlio, quando si tratti di figlio di età inferiore.
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Art. 265 — Impugnazione per violenza
Il riconoscimento può essere impugnato per violenza [1434] dall’autore del riconoscimento entro un anno dal giorno in cui la violenza è cessata.Se l’autore del riconoscimento è minore, l’azione può essere promossa entro un anno dal conseguimento dell’età maggiore [267, 2964].
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Art. 250 — Riconoscimento
Il figlio nato fuori del matrimonio può essere riconosciuto, nei modi previsti dall’articolo 254, dal padre e dalla madre, anche se già uniti in matrimonio con altra persona all’epoca del concepimento [30 Cost.]. Il riconoscimento può avvenire tanto congiuntamente quanto separatamente [235].Il riconoscimento del figlio che ha compiuto i quattordici anni non produce effetto senza…
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Art. 266 — Impugnazione del riconoscimento per effetto di interdizione giudiziale
Il riconoscimento può essere impugnato per l’incapacità che deriva da interdizione giudiziale [414] dal rappresentante dell’interdetto e, dopo la revoca dell’interdizione, dall’autore del riconoscimento, entro un anno dalla data della revoca [267, 2964].
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Art. 251 — Autorizzazione al riconoscimento
Il figlio nato da persone, tra le quali esiste un vincolo di parentela in linea retta all’infinito o in linea collaterale nel secondo grado, ovvero un vincolo di affinità [78] in linea retta, può essere riconosciuto previa autorizzazione del giudice avuto riguardo all’interesse del figlio e alla necessità di evitare allo stesso qualsiasi pregiudizio.Il riconoscimento…
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Art. 267 — Trasmissibilità dell’azione
Nei casi indicati dagli articoli 265 e 266, se l’autore del riconoscimento è morto senza aver promosso l’azione, ma prima che sia scaduto il termine, l’azione può essere promossa dai discendenti, dagli ascendenti o dagli eredi [246].Nel caso indicato dal primo comma dell’articolo 263, se l’autore del riconoscimento è morto senza aver promosso l’azione, ma…