Categoria: Titolo VII – Dello stato di figlio (artt. 231-290)
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Art. 236 — Atto di nascita e possesso di stato
La filiazione [legittima] si prova con l’atto di nascita [452] iscritto nei registri dello stato civile [238, 451].Basta, in mancanza di questo titolo, il possesso continuo dello stato [131] di figlio [legittimo].
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Art. 251 — Autorizzazione al riconoscimento
Il figlio nato da persone, tra le quali esiste un vincolo di parentela in linea retta all’infinito o in linea collaterale nel secondo grado, ovvero un vincolo di affinità [78] in linea retta, può essere riconosciuto previa autorizzazione del giudice avuto riguardo all’interesse del figlio e alla necessità di evitare allo stesso qualsiasi pregiudizio.Il riconoscimento…
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Art. 267 — Trasmissibilità dell’azione
Nei casi indicati dagli articoli 265 e 266, se l’autore del riconoscimento è morto senza aver promosso l’azione, ma prima che sia scaduto il termine, l’azione può essere promossa dai discendenti, dagli ascendenti o dagli eredi [246].Nel caso indicato dal primo comma dell’articolo 263, se l’autore del riconoscimento è morto senza aver promosso l’azione, ma…
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Art. 237 — Fatti costitutivi del possesso di stato
Il possesso di stato risulta da una serie di fatti che nel loro complesso valgano a dimostrare le relazioni di filiazione e di parentela [74] fra una persona e la famiglia a cui essa pretende di appartenere [231].In ogni caso devono concorrere i seguenti fatti: [- che la persona abbia sempre portato il cognome del…
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Art. 252 — Affidamento del figlio nato fuori del matrimonio e suo inserimento nella famiglia del genitore
Qualora il figlio [naturale] nato fuori dal matrimonio di uno dei coniugi sia riconosciuto durante il matrimonio il giudice [disp. att. 38], valutate le circostanze, decide in ordine all’affidamento del minore e adotta ogni altro provvedimento a tutela del suo interesse morale e materiale.L’eventuale inserimento del figlio [naturale] nato fuori dal matrimonio nella famiglia legittima…
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Art. 268 — Provvedimenti in pendenza del giudizio
Quando è impugnato il riconoscimento [263 ss.], il giudice può dare, in pendenza del giudizio, i provvedimenti che ritenga opportuni nell’interesse del figlio.
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Art. 238 — Irreclamabilità di uno stato di figlio contrario a quello attribuito dall’atto di nascita
Salvo quanto disposto dagli articoli 128, 234, 239, 240 e 244, nessuno può reclamare uno stato contrario a quello che gli attribuiscono l’atto di nascita di figlio nato nel matrimonio e il possesso di stato conforme all’atto stesso.[Parimenti non si può contestare la legittimità di colui il quale ha un possesso di stato conforme all’atto…
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Art. 253 — Inammissibilità del riconoscimento
In nessun caso è ammesso un riconoscimento in contrasto con lo stato di figlio [legittimo o legittimato] in cui la persona si trova [231 ss.].
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Art. 280 — Legittimazione [ABROGATO]
[La legittimazione attribuisce a colui che è nato fuori del matrimonio la qualità di figlio legittimo.Essa avviene per susseguente matrimonio dei genitori del figlio naturale o per provvedimento del giudice.]
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Art. 239 — Reclamo dello stato di figlio
Qualora si tratti di supposizione di parto o di sostituzione di neonato [566 e ss. c.p.], [ancorché vi sia un atto di nascita conforme al possesso di stato,] il figlio può reclamare uno stato diverso [, dando la prova della filiazione anche a mezzo di testimoni nei limiti e secondo le regole dell’articolo 241.][Parimenti si…
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Art. 254 — Forma del riconoscimento
Il riconoscimento del figlio [naturale] nato fuori dal matrimonio è fatto nell’atto di nascita, oppure con una apposita dichiarazione, posteriore alla nascita o al concepimento [1 comma 2], davanti ad un ufficiale dello stato civile [o davanti al giudice tutelare] [344] o in un atto pubblico o in un testamento, qualunque sia la forma di…
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Art. 281 — Divieto di legittimazione [ABROGATO]
[Non possono essere legittimati i figli che non possono essere riconosciuti.]
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Art. 240 — Contestazione dello stato di figlio
Lo stato di figlio può essere contestato nei casi di cui al primo e secondo comma dell’articolo 239.
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Art. 255 — Riconoscimento di un figlio premorto
Può anche aver luogo il riconoscimento del figlio premorto, in favore dei suoi discendenti [254, 282 c.c.].
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Art. 282 — Legittimazione dei figli premorti [ABROGATO]
[La legittimazione dei figli premorti può anche aver luogo in favore dei loro discendenti legittimi e dei loro figli naturali riconosciuti.]
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Art. 241 — Prova in giudizio
Quando mancano l’atto di nascita e il possesso di stato [236], [o quando il figlio fu scritto sotto falsi nomi o come nato da genitori ignoti], la prova della filiazione può darsi in giudizio con ogni mezzo [col mezzo di testimoni].[Questa prova non può essere ammessa che quando vi è un principio di prova per…
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Art. 256 — Irrevocabilità del riconoscimento
Il riconoscimento è irrevocabile. Quando è contenuto in un testamento [254, 679] ha effetto dal giorno della morte del testatore, anche se il testamento è stato revocato [679 ss. c.c.] .
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Art. 283 — Effetti e decorrenza della legittimazione per susseguente matrimonio [ABROGATO]
[I figli legittimati per susseguente matrimonio acquistano i diritti dei figli legittimi dal giorno del matrimonio, se sono stati riconosciuti da entrambi i genitori nell’atto di matrimonio o anteriormente, oppure dal giorno del riconoscimento [250] se questo è avvenuto dopo il matrimonio.]
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Art. 242 — Principio di prova per iscritto [ABROGATO]
[Il principio di prova per iscritto [241, 2724 n. 1] risulta dai documenti di famiglia, dai registri e dalle carte private del padre o della madre, dagli atti pubblici e privati provenienti da una delle parti che sono impegnate nella controversia o da altra persona, che, se fosse in vita, avrebbe interesse nella controversia.]
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Art. 257 — Clausole limitatrici
È nulla ogni clausola diretta a limitare gli effetti del riconoscimento.
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Art. 284 — Legittimazione per provvedimento del giudice [ABROGATO]
[La legittimazione può essere concessa con provvedimento del giudice soltanto se corrisponde agli interessi del figlio ed inoltre se concorrono le seguenti condizioni: 1) che sia domandata dai genitori stessi o da uno di essi, e che il genitore abbia compiuto l’età indicata nel quinto comma dell’articolo 250; 2) che per il genitore vi sia…
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Art. 243 — Prova contraria [ABROGATO]
[La prova contraria può darsi con tutti i mezzi atti a dimostrare che il reclamante [249] non è figlio della donna che egli pretende di avere per madre [231 ss. c.c.], oppure che non è figlio del marito della madre, quando risulta provata la maternità.]
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Art. 258 — Effetti del riconoscimento
Il riconoscimento produce effetti riguardo al genitore da cui fu fatto [317 bis, 443 nn. 2 e 3, 467, 578, 687] e riguardo ai parenti di esso.L’atto di riconoscimento di uno solo dei genitori non può contenere indicazioni relative all’altro genitore. Queste indicazioni, qualora siano state fatte, sono senza effetto.Il pubblico ufficiale che le riceve…
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Art. 285 — Condizioni per la legittimazione dopo la morte dei genitori [ABROGATO]
[Se uno dei genitori ha espresso in un testamento o in un atto pubblico la volontà di legittimare i figli naturali, questi possono, dopo la morte di lui, domandare la legittimazione se sussisteva la condizione prevista nel numero 2 dell’articolo precedente [289]. In questo caso la domanda deve essere comunicata agli ascendenti, discendenti e coniuge…
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Art. 243 bis — Disconoscimento di paternità
L’azione di disconoscimento di paternità del figlio nato nel matrimonio può essere esercitata dal marito, dalla madre e dal figlio medesimo.Chi esercita l’azione è ammesso a provare che non sussiste rapporto di filiazione tra il figlio e il presunto padre.La sola dichiarazione della madre non esclude la paternità.
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Art. 259 — Introduzione del figlio naturale nella casa coniugale [ABROGATO]
[Il figlio naturale di uno dei coniugi, riconosciuto durante il matrimonio, non può essere introdotto nella casa coniugale se non col consenso dell’altro coniuge, salvo che questi abbia già dato il suo assenso al riconoscimento.]
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Art. 286 — Legittimazione domandata dall’ascendente [ABROGATO]
[La domanda di legittimazione di un figlio naturale riconosciuto può in caso di morte del genitore essere fatta da uno degli ascendenti legittimi di lui , se il genitore non ha comunque espressa una volontà in contrasto con quella di legittimare.]
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Art. 244 — Termini dell’azione di disconoscimento
L’azione di disconoscimento della paternità da parte della madre deve essere proposta nel termine di sei mesi dalla nascita del figlio [245] ovvero dal giorno in cui è venuta a conoscenza dell’impotenza di generare del marito al tempo del concepimento.Il marito può disconoscere il figlio nel termine di un anno che decorre dal giorno della…
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Art. 260 — Poteri dei genitori [ABROGATO]
[Il genitore che ha riconosciuto il figlio naturale ha rispetto a lui i diritti derivanti dalla patria potestà tranne l’usufrutto legale.Se il riconoscimento è fatto dai due genitori, congiuntamente o separatamente, i diritti derivanti dalla patria potestà sono esercitati dal padre. In caso di morte del padre, di lontananza o di altro impedimento che renda…
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Art. 287 — Legittimazione in base alla procura per il matrimonio [ABROGATO]
[Nei casi in cui è consentito di celebrare il matrimonio per procura, quando concorrono le condizioni per la legittimazione per susseguente matrimonio, la legittimazione dei figli naturali con provvedimento del giudice può essere domandata in base alla procura a contrarre il matrimonio, se questo non poté essere celebrato per la sopravvenuta morte del mandante. Quando…
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Art. 245 — Sospensione del termine
Se la parte interessata a promuovere l’azione di disconoscimento della paternità [235] si trova in stato di interdizione per infermità di mente [414] ovvero versa in condizioni di abituale grave infermità di mente, che lo renda incapace di provvedere ai propri interessi, la decorrenza del termine indicato nell’articolo 244 è sospesa [2964], nei suoi confronti,…
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Art. 261 — Diritti e doveri derivanti al genitore dal riconoscimento [ABROGATO]
[Il riconoscimento [250] comporta da parte del genitore l’assunzione di tutti i doveri e di tutti i diritti che egli ha nei confronti dei figli legittimi [143 ss., 317 bis.]
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Art. 288 — Procedura [ABROGATO]
[La domanda di legittimazione accompagnata dai documenti giustificativi deve essere diretta al presidente del tribunale nella cui circoscrizione il richiedente ha la residenza. Il tribunale, sentito il pubblico ministero, accerta la sussistenza delle condizioni stabilite negli articoli precedenti e delibera, in camera di consiglio [737 c.p.c.], sulla domanda di legittimazione. Il pubblico ministero e la…
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Art. 246 — Trasmissibilità dell’azione
Se il presunto padre o la madre titolari dell’azione di disconoscimento della paternità sono morti senza averla promossa, ma prima che sia decorso il termine previsto dall’articolo 244, sono ammessi ad esercitarla in loro vece i discendenti o gli ascendenti; il nuovo termine decorre dalla morte del presunto padre o della madre, o dalla nascita…
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Art. 262 — Cognome del figlio nato fuori del matrimonio
Il figlio [naturale] assume il cognome del genitore che per primo lo ha riconosciuto. Se il riconoscimento è stato effettuato contemporaneamente da entrambi i genitori il figlio [naturale] assume il cognome del padre.Se la filiazione nei confronti del padre è stata accertata [269 ss.], o riconosciuta [250] successivamente al riconoscimento da parte della madre, il…
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Art. 289 — Azioni esperibili dopo la legittimazione [ABROGATO]
[La legittimazione per provvedimento del giudice non impedisce l’azione ordinaria per la contestazione dello stato di figlio legittimato per la mancanza delle condizioni indicate nel numero 1) dell’articolo 284, negli articoli 285, 286, e 287, ferma restando la disposizione dell’articolo 263. Se manca la condizione indicata nel numero 3) dell’articolo 284 la contestazione può essere…
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Art. 247 — Legittimazione passiva
Il presunto padre, la madre ed il figlio sono litisconsorti necessari [102 c.p.c.] nel giudizio di disconoscimento.Se una delle parti è minore o interdetta [414], l’azione è proposta in contraddittorio con un curatore nominato dal giudice davanti al quale il giudizio deve essere promosso.Se una delle parti è un minore emancipato [390] o un maggiore…
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Art. 263 — Impugnazione del riconoscimento per difetto di veridicità
Il riconoscimento [250] può essere impugnato [268] per difetto di veridicità dall’autore del riconoscimento, da colui che è stato riconosciuto o da chiunque vi abbia interesse [100 c.p.c.].L’azione è imprescrittibile [2934] riguardo al figlio.L’azione di impugnazione da parte dell’autore del riconoscimento deve essere proposta nel termine di un anno che decorre dal giorno dell’annotazione del…
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Art. 290 — Effetti e decorrenza della legittimazione per provvedimento del giudice [ABROGATO]
[La legittimazione per provvedimento del giudice produce gli stessi effetti della legittimazione per susseguente matrimonio, ma soltanto dalla data del provvedimento e nei confronti del genitore riguardo al quale la legittimazione è stata concessa [284 n. 1]. Se il provvedimento interviene dopo la morte del genitore, gli effetti risalgono alla data della morte, purché la…
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Art. 248 — Legittimazione all’azione di contestazione dello stato di figlio. Imprescrittibilità
L’azione di contestazione dello stato di figlio spetta a chi dall’atto di nascita del figlio risulti suo genitore e a chiunque vi abbia interesse [100 c.p.c.].L’azione è imprescrittibile [2934].Quando l’azione è proposta nei confronti di persone premorte o minori o altrimenti incapaci, si osservano le disposizioni dell’articolo precedente.Nel giudizio devono essere chiamati entrambi i genitori…
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Art. 264 — Impugnazione da parte del figlio minore
L’impugnazione del riconoscimento per difetto di veridicità può essere altresì promossa da un curatore speciale nominato dal giudice, assunte sommarie informazioni, su istanza del figlio minore che ha compiuto quattordici anni, ovvero del pubblico ministero o dell’altro genitore che abbia validamente riconosciuto il figlio, quando si tratti di figlio di età inferiore.
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Art. 249 — Legittimazione all’azione di reclamo dello stato di figlio. Imprescrittibilità.
L’azione per reclamare lo stato legittimo spetta al medesimo.L’azione è imprescrittibile [2934].Quando l’azione è proposta nei confronti di persone premorte o minori o altrimenti incapaci, si osservano le disposizioni dell’articolo 247.Nel giudizio devono essere chiamati entrambi i genitori.Si applicano il sesto comma dell’articolo 244 e il secondo comma dell’articolo 245.
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Art. 265 — Impugnazione per violenza
Il riconoscimento può essere impugnato per violenza [1434] dall’autore del riconoscimento entro un anno dal giorno in cui la violenza è cessata.Se l’autore del riconoscimento è minore, l’azione può essere promossa entro un anno dal conseguimento dell’età maggiore [267, 2964].
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Art. 250 — Riconoscimento
Il figlio nato fuori del matrimonio può essere riconosciuto, nei modi previsti dall’articolo 254, dal padre e dalla madre, anche se già uniti in matrimonio con altra persona all’epoca del concepimento [30 Cost.]. Il riconoscimento può avvenire tanto congiuntamente quanto separatamente [235].Il riconoscimento del figlio che ha compiuto i quattordici anni non produce effetto senza…
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Art. 266 — Impugnazione del riconoscimento per effetto di interdizione giudiziale
Il riconoscimento può essere impugnato per l’incapacità che deriva da interdizione giudiziale [414] dal rappresentante dell’interdetto e, dopo la revoca dell’interdizione, dall’autore del riconoscimento, entro un anno dalla data della revoca [267, 2964].