Le disposizioni a titolo universale o particolare [588 c.c.], fatte da chi al tempo del testamento non aveva o ignorava di aver figli o discendenti, sono revocate di diritto [566 c.c.] per l’esistenza o la sopravvenienza di un figlio o discendente del testatore, benché postumo, anche adottivo [291 ss. c.c.], ovvero per il riconoscimento di un figlio nato fuori del matrimonio [250, 254 c.c.].La revocazione ha luogo anche se il figlio è stato concepito al tempo del testamento.La revocazione non ha invece luogo qualora il testatore abbia provveduto al caso che esistessero o sopravvenissero figli o discendenti da essi.Se i figli o discendenti non vengono alla successione [4, 463, 521 c.c.] e non si fa luogo a rappresentazione, la disposizione ha il suo effetto.
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