L’emancipazione conferisce al minore la capacità di compiere gli atti che non eccedono l’ordinaria amministrazione [320, 374, 1572].Il minore emancipato può con l’assistenza del curatore riscuotere i capitali sotto la condizione di un idoneo impiego e può stare in giudizio sia come attore sia come convenuto [75 c.p.c.].Per gli altri atti eccedenti l’ordinaria amministrazione [374], oltre il consenso del curatore, è necessaria l’autorizzazione del giudice tutelare.Qualora nasca conflitto di interessi fra il minore e il curatore, è nominato un curatore speciale [78 c.p.c.] a norma dell’ultimo comma dell’articolo 320 [395, 732 c.p.c.].
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